L'importanza dell'azione preventiva per la messa al riparo dei beni e del passaggio generazionale.
In Italia la maggior parte delle piccole e medie imprese sono a base famigliare. Si stima che soltanto un'azienda su tre, tuttavia, arrivi alla seconda generazione. Il trasferimento della ricchezza riguarda ogni anno oltre 80.000 imprenditori nel nostro Paese.
“In questo settore è fondamentale che le famiglie e le imprese siano coscienti dell’importanza di un'adeguata azione preventiva.”
Anche in un momento florido per la vita di un'azienda, infatti, molti rischi possono manifestarsi all'improvviso e trascinarla in una situazione di difficoltà. Un'attività commerciale potrebbe improvvisamente entrare in crisi a causa di una contrazione del mercato difficile da prevedere. Potrebbe sorgere un contenzioso con un fornitore o un cliente con un'inaspettata condanna al risarcimento dei danni. Il Fisco potrebbe contestare il mancato o inesatto pagamento di alcune imposte ed emettere un avviso di accertamento che poi si tradurrebbe in una cartella di pagamento con conseguente aggravio di interessi e sanzioni. Una crisi di liquidità potrebbe mettere in difficoltà l'imprenditore nei rapporti con le banche.
Come proteggere il patrimonio
Pertanto è fondamentale studiare per tempo il modo migliore per mettere al riparo i propri beni da possibili difficoltà economiche, prima che eventuali creditori possano aggredire i beni della famiglia o dell’impresa, mettendo in crisi la prosecuzione dell’attività stessa.
Alcuni strumenti giuridici permettono, infatti, di conseguire un'adeguata protezione del patrimonio immobiliare (case e terreni) e mobiliare (titoli, azioni, obbligazioni, conti correnti, autovetture) in maniera preventiva prima che intervengano difficoltà economiche.
E' possibile, ad esempio, ricorrere allo strumento del fondo patrimoniale per tutelare i beni più importanti e destinarli a soddisfare i bisogni della propria famiglia. Al di fuori della propria famiglia è possibile proteggere i propri beni utilizzando l'atto di destinazione che permette di vincolare un bene ad un determinato fine, rendendolo inattaccabile dai creditori.
Allo stesso tempo è importante pianificare per tempo il passaggio generazionale e utilizzare gli strumenti più adatti per garantire la trasmissione dei beni.
Nel nostro Paese la maggioranza delle piccole e medie aziende è controllato da una famiglia: è fondamentale, dunque, che l'imprenditore programmi il modo attraverso il quale trasmettere l'azienda agli eredi e, di conseguenza, organizzare l'assetto proprietario e la governance dell'azienda per evitare che liti tra eredi o interessi personali possano compromettere la stabilità e il futuro dell'impresa.
Gestire il passaggio generazionale significa dunque studiare uno strumento adatto a mantenere nel tempo l'unità e l'integrità dell'impresa, tramandare la ricchezza attraverso le generazioni e mantenere la destinazione economica dei beni aziendali.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario regolamentare l’ampliamento del numero dei soci di un'impresa a seguito del passaggio dal fondatore ai figli e la conseguente necessità di amministrare un patrimonio comune, disciplinando le modalità di risoluzione delle potenziali situazioni di conflitto fra i soci e la ripartizione degli utili fra i vari rami della famiglia.
Uno strumento ancora più flessibile per garantire il passaggio generazionale rispetto agli strumenti ordinari è, invece, costituito dal Trust di tradizione anglosassone il cui effetto principale è la segregazione patrimoniale. Utilizzando lo strumento del Trust è, infatti, possibile studiare soluzioni per disciplinare anticipatamente casi di successione, rapporti di convivenza e parentela, crisi matrimoniali ivi compresi i casi di separazione e divorzi. Si può ricorrere al Trust anche per garantire la gestione di determinati beni in favore di un soggetto disabile oppure per creare un patrimonio separato e inattaccabile a garanzia di eventuali obbligazioni commerciali.
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