Nuove disposizioni in materia di esenzione dall'imposta di successione e donazione per i trasferimenti di aziende, quote societarie e azioni.
Le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo n. 139 del 2024 al Testo Unico delle Successioni (TUS) hanno rivolto particolare attenzione all'esenzione dall'imposta di successione e donazione per i trasferimenti di aziende, quote societarie e azioni. Approfondiamo i vantaggi fiscali previsti per i patrimoni familiari detenuti tramite società semplice.
La nuova legislazione, in vigore dal 1° gennaio 2025, amplia significativamente i casi in cui si può beneficiare di tale esenzione, includendo anche le holding, le società immobiliari e le società semplici.
Ecco i principali vantaggi fiscali per holding e società semplici introdotti dalla riforma:
Estensione dell'esenzione alle partecipazioni di minoranza: prima della riforma, l'esenzione era limitata alle partecipazioni che consentivano l'acquisizione del controllo di una società. Ora, l'esenzione si applica anche ai trasferimenti di quote di minoranza che permettono di "integrare un controllo già esistente".
Trasferimento di partecipazioni in società "senza impresa": la riforma chiarisce che l'esenzione si applica anche ai trasferimenti di quote di società che non svolgono attività d'impresa, come le holding pure, le società immobiliari statiche e le società semplici. In precedenza, sia l'Agenzia delle Entrate che la giurisprudenza avevano espresso pareri contrari a questa possibilità.
Abolizione del coacervo: l'eliminazione del coacervo, che prevedeva il conteggio delle donazioni precedenti ai fini del calcolo dell'imposta di successione, raddoppia di fatto la franchigia per ogni erede diretto. Questo permette una maggiore flessibilità nella pianificazione del passaggio generazionale.
La riforma introduce anche l'esenzione per i trasferimenti di quote di società residenti in Paesi dell'Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo o in Paesi che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, alle stesse condizioni previste per i trasferimenti nazionali.
È importante sottolineare che, nonostante la nuova formulazione della legge sia più chiara rispetto alla precedente, potrebbero ancora sorgere dubbi interpretativi, soprattutto in relazione all'applicazione delle nuove norme alle società estere.
In conclusione, la riforma del TUS rappresenta un passo significativo nella direzione di una maggiore agevolazione fiscale per il passaggio generazionale di aziende e patrimoni, offrendo nuove opportunità per la pianificazione patrimoniale e la riorganizzazione societaria tramite holding e società semplici.
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